Info
Appunti giornalieri trascritti su carta pregiata, inchiostro, macchina da scrivere Olivetti
Nella quotidianità del lavoro, la mente è prigioniera, costantemente impigliata nei pensieri del lavoro anche quando dovrebbe essere libera. Questa oppressione prende forma nella mia nuova serie, “Tempo Pieno”.
Ogni opera è un urlo silenzioso, un frammento del mio io sopraffatto dalla costante presenza del lavoro. Utilizzo i fogli degli appunti lavorativi quotidiani, ribaltati sottosopra e censurati con pennarello rosso, come simbolo del mio senso di prigionia mentale.
La macchina da scrivere traccia motivi geometrici ed elementi di “rottura”, rappresentando il disagio che mi avvolge, ed il tentativo di liberarmi da questo ciclo senza fine di pensieri lavorativi intrusivi.
